Bruno Pozzi è nato nel 1956 a San Pietro in Casale, in provincia di Bologna, città dove vive e lavora ancora oggi. All'età di dieci anni mostra già una notevole inclinazione musicale e così inizia a suonare da autodidatta la chitarra, che diventerà la passione della sua vita.
Nel 2000 scopre l'amore per le altre forme d'arte e in particolar modo per la scultura. L'autore bolognese, affascinato da sempre dal legno, rimane conquistato dal lavoro di un intagliatore e comincia a modellare il materiale da solo, provando e riprovando. Pozzi parte con lo scolpire e intagliare cornici e altro nel suo laboratorio immerso nel verde, affinando giorno dopo giorno la tecnica ed elaborando un linguaggio che oggi è apprezzato da pubblico e critica per la sua originalità.
L'ispirazione per le sue opere arriva dalla musica rock, dalla natura, dal mondo femminile, dalle cose semplici della vita e dai sogni. Nascono così lavori emblematici come La Vela, in cui il confine tra scultura e design è sottilissimo. Scrive Valentina Lanzoni che l'opera è ispirata proprio a un sogno: l'artista aveva visto il paravento che poi diventò realtà, realizzandolo con le sue stesse mani, scolpendo e intagliando del legno di Pinus cembra (cirmolo). Questo paravento è stato realizzato con la tecnica dei punti interrogativi - prosegue la Lanzoni, - ispirandosi alle donne e alla vita, perché secondo l'artista la donna e la vita sono un punto interrogativo, per cui Bruno Pozzi ad ogni sua opera vuole trasmettere e donarci un pezzo della sua vita più intima, della sua anima.
Le opere di Pozzi sono tutte scolpite e intagliate usando determinati legni, come quelli di cirmolo, ciliegio, noce, tiglio e mogano. Le foreste dell'Umbria, cuore verde d'Italia, esercitano per ovvi motivi una costante attrattiva.
Negli ultimi tempi l'artista ha iniziato a sperimentare una nuova tecnica dove il materiale va piegato a vapore, con l'acqua e il con il fuoco, che accentua la morbidezza delle forme.
Egli sceglie di confrontarsi con il legno perché è materia viva, di cui ama il contatto, da cui ne sente gratificato l'olfatto. Ne rispetta la bellezza estetica e solo sul legno meno nobile inserisce il colore, altrimenti ne lascia in evidenza il pigmento naturale e le venature.
Nel 2013 Pozzi si prende una pausa di riflessione sia a livello artistico, sia personale. Da quel periodo arriva una nuova svolta nella sua carriera, le sculture infatti si trasformano e prendono vita, come se ci fosse un'anima al loro interno. Forme sempre nuove e sorprendenti, dalle linee avvolgenti e sinuose, caratterizzano questo nuovo corso in cui le opere diventano il tramite tra i sentimenti e le emozioni più intime dell'autore emiliano e l'ambiente esterno.
Nel 2016 ha partecipato all'evento espositivo Viaggio dell'arte in Europa nella Ex Pinacoteca e Sala delle Logge di Assisi, in provincia di Perugia.
Nel 2012 ha esposto alla Gallery Agorà di New York, negli USA.
Nel 2011 ha presentato la sua personale Immagini: enigma della natura al Museo MAGI900 di Pieve di Cento, in provincia di Bologna.
Nel 2009 ha preso parte alla manifestazione Abitare il Tempo, il salone del settore arredamento e design ospitato alla Fiera di Verona.